Una passeggiata nei sassi di Matera
È agosto e come ogni anno trascorro una settimana in Basilicata. E tra un pranzo e un altro, tra un evento e un altro, cerco di visitare alcuni dei luoghi della mia terra che non conosco. Ma oggi aspetto Luca, Silvia e i loro bambini, che nella risalita dalla Calabria verso Milano hanno ben pensato di far tappa a Matera. In quattro e quattr'otto cerco un B&B e cosa fargli vedere di Matera in mezza giornata.
Difficile scegliere un giro che possa soddisfarmi, così mi rivolgo alla mia amica Carmela, che non si limita a suggerirmi un itinerario, ma ci accompagna.
Difficile scegliere un giro che possa soddisfarmi, così mi rivolgo alla mia amica Carmela, che non si limita a suggerirmi un itinerario, ma ci accompagna.
Let's go
Io ho visitato più volte il quartiere dei sassi, ma come dico sempre i luoghi ci svelano e raccontano cose differenti a seconda del tempo e della compagnia con cui lo visitiamo.
Così è stato, in questo articolo non vi racconterò dell'intero giro. Carmela mi ha svelato alcune chicche che non conoscevo e che voglio condividere.
- In piazza Plebiscito ora piazza Vittorio Veneto, dove si trova il palazzo dell'Annunziata, un volta sede del tribunale, ci sono due colonnine che sembrano avere funzione di dissuasori, invece sono stati i due testimoni che nel tempo hanno soprassieduto varie contrattazioni fra cittadini. Questi erano una volta due tronconi di colonne, chiamati I PIZZONI e qui ci si recava per prestare giuramenti e impegni che si dovevano rispettare come fossero dei veri e propri contratti.
- La ben nota Madonna dell'Idris sorge su uno sperone di roccia, chiamato Monterrone. Questa è una chiesa rupestre dedicata alla 'Madonna dell'acqua' , mi sono sempre domandata come mai, visto che non ci sono fontane. In occasione di Matera capitale europea, grazie allo studio attento di questo sperone di roccia, sono riusciti ad intercettare la "fonte di acqua". La cosa straordinaria è che la fonte di acqua è costituita da una goccia. La rugiada mattutina che si deposita su questa roccia tufacea viene da essa filtrata e rilasciata miracolosamente goccia a goccia. Dario Carmentano ne ha fatto una installazione dal titolo "La fonte del tempo", che oltre a raccogliere l'acqua è accompagnata da una riflessione.
- Diverse volte ho percorso un vicolo nei sassi barisani che dalla chiesa di Sant'Agostino porta in uno spiazo dove molte volte ho ammirato i fuochi d'artificio in occasione della festa della Bruna e dove c'è uno scorcio dei sassi con in primo piano un campanile, sembra quasi di toccarlo. È la chiesa di San Pietro Barisano, la più antica delle chiese rupestri, al suo interno si possono vedere resti di affreschi, che sono stati vandalizzati negli anni di abbandono. Negli ambienti sotterranei c'è un impianto di scolatura dei cadaveri ecclesiastici (Putridarium), raro a vedersi io ne ho visto solo un altro nel cimitero delle clarisse nel castello Aragonese di Ischia.
- In questo anno fantastico per Matera, si sono sviluppati tanti progetti, uno di questi è Matera Alberga. Questo progetto sviluppato in diversi alberghi sorti nei vicinati (il vicinato: tipica organizzazione di una decine di case che si affacciano su un cortile interno e che condividono momenti di vita e risorse), ci permette di vedere le strutture interne delle case e quanto sono riusciti a preservare e ristrutturare. Noi abbiamo visitato la corte di San Pietro che al suo interno ha un sistema di 8 cisterne collegate tra loro in modo cellulare. Questa era la riserva idrica di questo vicinato. Ci è stato permesso quindi di scendere in queste cisterne e vedere com'erano collegate tra loro, com'erano state impermeabilizzate con pastura di cocci. Matera è stata nominata patrimonio dell'UNESCO per il sistema delle cisterne, non per i sassi come molti credono. Simpatica la installazione fatta da Pirri Alfredo in una di queste cisterne, dove uno specchio sul fondo rievoca la presenza dell'acqua.
"Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda."
(Italo Calvino)
Brava Donatella. La storia della goccia è molto interessante. La nomina a patrimonio dell'UNESCO per il sistma di cisterne con annessi canali di rifornimento e di scolo l'avevo sentita durante la visita di una casa con palombaro in una viuzza vicino a via Bruno Buozzi scesi dalla Madonna dell'Idris.
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